giovedì 26 marzo 2009
La sinistra alternativa con Carmine Ansalone
Nel dibattito, che è in corso a Mercato San Severino, in vista delle elezioni amministrative di giugno, si avverte molto flebilmente la voce della cosiddetta Sinistra alternativa, rappresentata da Rifondazione e P.D.C.I., di cui non si riesce ad intuire le strategie. Mentre le altre formazioni progressiste (Socialisti e Verdi) hanno, univocamente e pubblicamente, offerto il loro sostegno alla candidatura del consigliere provinciale Carmine Ansalone, i dirigenti locali, che fanno riferimento alle posizioni dei raggruppamenti di Diliberto e Ferrero, non hanno ancora espresso, in termini ufficiali, il proprio orientamento, forse perché legittimamente distratti dal dibattito, che ha animato - nelle ultime settimane - le rispettive segreterie nazionali e regionali sulle tematiche di interesse politico ed organizzativo. È, però, venuto il momento che quest’area politica faccia avvertire la rilevanza delle proprie più significative opinioni, anche, sugli argomenti di natura amministrativa: non è pensabile, infatti, che il suo elettorato rimanga, in occasione dell’ormai vicino voto comunale, orfano di un riferimento per la sindacatura, che evidentemente non potrà che essere identificato in Ansalone, visto che lo schieramento, che si va coagulando intorno alla candidatura di quest'ultimo, riproduce in gran parte quello più ampio, che sostiene alla presidenza della Provincia l’uscente Angelo Villani, di cui sia il P.D.C.I. che Rifondazione fanno, autorevolmente, parte. Sarebbe importante che i dirigenti locali di questi due partiti, nelle prossime settimane, possano assumere una decisione, che vada nel senso del sostegno elettorale ad Ansalone, sia per rafforzarne la candidatura, sia per ridare smalto alla loro stessa azione organizzata, che non può che trarre giovamento dalla costruzione di un accordo trasparente con l’esponente, oggi, più autorevole del Partito Democratico sanseverinese. In passato, Rifondazione Comunista è stata presente alle elezioni amministrative, correndo con una lista e con un candidato sindaco espressioni di partito: il risultato elettorale non fu entusiasmante, nonostante gli sforzi encomiabili della dirigenza, dei militanti locali e, soprattutto, del suo leader, Pasquale Salvati. Riprodurre, pertanto, la medesima scelta, a distanza di dieci anni, sarebbe – riteniamo – un errore grave, che pregiudicherebbe le aspettative dell'ampio popolo della Sinistra, desideroso di poter essere rappresentato, di nuovo, in Consiglio Comunale: solamente, una lista, in coalizione sin dal primo turno, potrebbe - visto il complesso meccanismo della legge elettorale - assicurare questo auspicabile risultato. Evidentemente, si possono intuire, pure, le legittime aspirazioni dei dirigenti di Rifondazione, che sono alla ricerca della giusta visibilità ed indicano come essenziale - per l’apparentamento con il candidato sindaco del Partito Democratico - la condizione dell’esposizione, sulla scheda elettorale, del simbolo di partito. È opportuno, perciò, che ci sia la giusta mediazione fra esigenze diverse, ma comunque convergenti e non reciprocamente contraddittorie: perché, quindi, non immaginare la composizione di una terza lista civica, a sostegno della candidatura di Ansalone, che - raccogliendo l’adesione di personalità, anche, diverse ed egualmente autorevoli della composita e plurale Sinistra sanseverinese, sia riformista che massimalista - possa chiedere ed ottenere il pieno e convinto consenso ai cittadini in nome di matrici, ideali e culturali, mai abbandonate o desuete? La realizzazione di una simile organica alleanza, oltre che facilitare, nella prossima primavera, la svolta amministrativa a Mercato San Severino, garantirebbe alle forze della Sinistra di tornare protagoniste della locale vita politica, di reinsediarsi nell’Assise di Palazzo Vanvitelli e, soprattutto, di ridare concreta rappresentanza, finalmente, alle legittime istanze dell’elettorato di riferimento. Un’occasione, davvero, da non perdere!
mercoledì 25 marzo 2009
EMERGENZA RANDAGISMO: SERVE UN PIANO DI INTERVENTI CONCRETI
-la nomina di un Commissario straordinario per l’emergenza randagismo in tutte le Regioni del centro e sud Italia;
-la mappatura delle aree maggiormente colpite dal fenomeno e individuazione dei Comuni inadempienti
-verifiche sull'impiego dei fondi stanziati per il randagismo e richiesti da Comuni e Asl veterinarie recupero delle somme non spese;
-cambiamento dei criteri di ripartizione delle risorse pubbliche in favore di progetti concreti,
-dotazione di strumenti di lettura di microchip a tutte le Forze di Polizia e verifiche a tappeto sull’iscrizione all’anagrafe canina;
-misure di prevenzione per la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani;
-la realizzazione di un piano straordinario di sterilizzazione;
-messa in rete delle anagrafi canine e aggiornamento continuo dei dati;
-messa in rete della veterinaria pubblica e privata;
-una moratoria nelle fonti di approvvigionamento di cani come la vendita e la riproduzione;
-abbassamento dell’Iva a livelli europei su prestazioni veterinarie e cibo per canili senza fine di lucro e cani adottati nei canili;
-varo immediato dei corsi di educazione alla conoscenza etologica e al rispetto degli animali nelle scuole previsti dal 2004 dall’articolo 5 della Legge 189 ma mai attuati.
Gianluca Felicetti - presidente Lav
Carla Rocchi - presidente Enpa
Ilaria Ferri - direttore scientifico Animalisti Italiani
Laura Rossi - presidente Lega Nazionale perla Difesa del Cane
Le adesioni di rappresentanti di associazioni nazionali e locali vanno inviate a info@legadelcane.org o via fax allo 02.26116502
mercoledì 18 marzo 2009
I Verdi per l'Ambiente
di Anna Maria Noia
Affabile, impegnato in prima linea e in prima persona in molte battaglie socioambientali, Raffaele Grimaldi, esponente e portavoce sanseverinese del “glorioso” partito dei Verdi, è un esperto e intelligente politico, un uomo in gamba.
Ecco le domande che gli abbiamo posto e le sue risposte, davvero oculate:
Cosa pensa delle “solite” passerelle politiche dei candidati a livello nazionale e/o anche locale?
“Non è un problema dei politici, che le passerelle a volte le cercano, ma dei cittadini che vi partecipano in maniera acritica, sia a livello nazionale che locale.”
Cosa è per lei la politica ? (attivismo, passione…)
“Per me la politica è attivismo passionale: avere un’idea e non condividerla con i propri concittadini e con gli altri è sbagliato; essere attivi solo per il gusto di presenziare senza avere nulla da proporre è altrettanto sbagliato. Quindi, a mio avviso, l’attività politica, quando è fatta con coscienza, è una sintesi di sentimento e proposta.”
Come mai è nei Verdi?
“Il sole che ride è il gruppo politico più affine ai miei valori di solidarietà sociale, di tutela dei più deboli, di salvaguardia della natura. La difesa dell’uomo e dell’ambiente coincidono nelle azioni politiche di noi Verdi.”
A proposito di “convivenza” tra uomo e altre creature di Madre Natura, cosa pensa dell’attuale questione dei cani randagi che hanno assalito una turista tedesca e ucciso un bambino, come si è sentito per televisione?
“Su questo pianeta Dio ha creato tanti esseri viventi. Purtroppo l’uomo non riesce a convivere in armonia con le altre specie: è un caso “doloroso” che fa notizia, ma a monte c’è una sciatteria comportamentale di tanti uomini cosiddetti “civili” che hanno abbandonato animali, nonché di altri uomini altrettanto “civili” (?) che non hanno realizzato neanche le minime forme di contrasto del triste fenomeno del randagismo, ma tutto ciò – ovviamente – non può alleviare il dolore delle famiglie colpite così tragicamente da questi episodi che dovrebbero essere un monito per meglio pianificare la convivenza umana con le altre specie: noi non siamo i padroni del mondo, anche se ci comportiamo da predatori…”
Potrebbero i Verdi locali andare a costituire un partito “trasversale”? Perchè?
“Le istanze del nostro movimento ambientalista sono di per se stesse trasversali: a nessuno piace il mare inquinato, l’acqua fetida, una vita invivibile, quindi chi attua miglioramenti della qualità della vita di ciascuno è per sua natura trasversale. Le proposte di benessere ambientale coinvolgono tutti gli individui senza alcuna “barriera” partitica.”
Che pensa dell’affaire energia nucleare, spesso propagandata come “panacea” energetica e come sostituto a carbone e petrolio, nondimeno definita “energia pulita” e “senza rischio”?
“E’ il più brutto bidone atomico che il governo potesse rifilare agli Italiani, un’anacronistica scelta fuori da ogni logica energetica, economica, ambientale, sociale. È un rischio che si vuol far correre a tutti i cittadini per assecondare lobby affaristiche che di certo non hanno a cuore il benessere di tutti noi. Le quattro nuove centrali atomiche italiane, che il presidente del consiglio vuole costruire, sarebbero – secondo The Independent – più pericolose dei reattori nucleari che sostituiscono. In caso di incidente ad un Epr morirebbe il doppio delle persone rispetto a un vecchio reattore. I Verdi da oltre venti anni indicano la strada dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, strada oggi percorsa con convinzione da leader mondiali che sanno realmente costruire il futuro, come Barack Obama. Il futuro non è nel rischio nucleare e nelle scorie radioattive, ma nelle energie rinnovabili: solare, fotovoltaico, eolico.”
Il terzo mondo e il problema acqua. Come incide sulla popolazione povera il grande disagio scaturito dalla mancanza d’acqua?
“Le tragedie umane di milioni di esseri indifesi che non hanno il minimo esistenziale per sopravvivere ci dimostrano come la nostra società dei consumi, egoista e sprecona, sia totalmente da cambiare. Ogni giorno muoiono bambini per fame, sete, malattie. Noi invece, nell’emisfero del benessere, siamo inconsapevoli del male che facciamo all’intera umanità mediante il nostro spreco, dissipando risorse. Riguardo il problema idrico, la gestione del bene acqua è diventato un lucroso affare da parte di imprese multinazionali. L’acqua è un bene prezioso per tutti e la comunità internazionale, invece di preparare azioni belliche, o di presunta difesa del diritto internazionale, deve concretamente prendere atto della drammaticità delle persone, anzi dei popoli che soffrono e ridurre gli armamenti. Un carro armato in meno, un pozzo d’acqua in più: i missili “intelligenti” hanno sfamato solo gli ingordi delle guerre.”
martedì 17 marzo 2009
Nuovo numero di Nonsolo Verde
1) Spioni in nome della lega! I medici sanseverinesi non accettano lo stravolgimento del proprio senso di umanità, di professionalità e di etica e si ribellano alla norma razzista! Vari interventi e riflessioni.
2) Spiano "day after". La desolazione dopo il taglio degli alberi nella villetta del paese.
3) Le città "invisibili" di Romano
4) Vite fuorisede. Integrazione difficile a M.S.Severino
5) Beni Culturali: problemi di fruizione e di tutela a M.S.Severino.
Inoltre riflessioni politiche sulle prossime amministrative comunali e analisi sulle cervellotiche scelte nazionali del governo.
Alcuni articoli possono essere letti in anteprima sul nostro blog.
Tutti coloro che hanno interesse a farsi riservare una copia del giornale possono scrivere o all'indirizzo di posta elettronica verdimercatosansever@libero.it oppure a raffaele.grimaldi2@tin.it
RAI 2: da settimane non si vede
Da settimane a Mercato San Severino non si vede il secondo canale della Rai ho inviato una nota e telefonato al n. 081-72.51.365.
Telefonate anche voi così si attiveranno più velocemente.
Oltre al numero 081 - 7251365, ho chiamato varie volte il numero verde - 800 111 555 -
ed ho scritto una nota all'indirizzo raiway@rai.it segnalando il problema della pessima ricezione di Rai 2 nel nostro territorio "servito" in banda UHF del canale 22 h 68 del trasmettitore di FISCIANO.
Noi siamo UOMINI
Per quanto riguarda la possibilità per i medici di denunciare i clandestini, penso che la salute e la sopravvivenza dell’individuo siano diritti inalienabili: il medico deve fare il medico, le funzioni di polizia siano svolte da chi è preposto a farlo.
EMILIANA SELLITTO (Medico - Chirurgo)
La “pietas” della Scuola Medica Salernitana
Il golfo di Salerno è un braccio sottile di sicurezze tra coste sollevate come roccaforti scolpite dalle mani sapienti della natura e sovrastate da montagne scoscese che sembrano ripartire il tutto da un entroterra impervio e ricco di leggenda. Così, forse, dovette apparire questa terra a quattro navigatori clandestini in cerca dell’Araba fenice in un territorio lontano ai confini dell’immaginario, l’ebreo Helinus, il greco Pontus, l’arabo Adela, il latino Salernus. E come un innesto di radici secolari, antiche quanto il sogno dell’uomo pur nella molteplicità dei suoi rami, approdarono culture diverse, lingue e abitudini, oriente e occidente dando origine in un epoca oscura della storia dell’uomo all’Alma mater: la Scuola medica salernitana, ai suoi Flos. Fiorirono traffici, ricchezza e un’officina di operosità che rese Salerno un territorio unico che precorreva e gestiva con sapienza e tolleranza un grande fenomeno di globalizzazione in nome del diritto alla vita e alla salute. Giunsero studiosi e malati da ogni angolo della terra, allora conosciuta, e la Scuola curò e affidò la sua sapienza al vento, perché la diffondesse in maniera indiscriminata ai più deboli sostituendo certezza a speranza. Il giuramento Ippocratico secoli prima aveva affidato ai Medici un ruolo quasi sacerdotale riconoscendo ad essi la particolarità di una missione e l’obbligo a curare i malati di qualsiasi razza, religione, nazionalità , condizione sociale e ideologia politica. Un giuramento che rende, ancora oggi, affidabile la salute e le attese dell’ uomo malato nel medico e in quest’ultimo la ragione ad opporsi a qualsiasi strumentalizzazione che ne alteri il ruolo o la missione.
Le città invisibili di Romano
Raffaele Grimaldi
SINISTRA E LIBERTA': un'alleanza contro ronde e cemento
venerdì 13 marzo 2009
Le nuove centrali atomiche più PERICOLOSE delle precedenti
mercoledì 11 marzo 2009
ECO-MOSTRICIATTOLI con piano Berlusconi
martedì 10 marzo 2009
mercoledì 4 marzo 2009
No al bidone atomico di Berlusconi
martedì 3 marzo 2009
Desolazione SPIANO - riflessione
Quando, ogni anno, si fanno le classifiche di vivibilità delle varie località italiane, tra gli indicatori della qualità della vita ci sono la presenza di teatri e di biblioteche; ho sempre pensato che bisognerebbe aggiungere altri indicatori, per esempio luoghi di socialità in cui gli anziani possano sopportare meglio l'autunno della loro vita, e non sentirsi di troppo, non sentirsi sopravvissuti, ma sentirsi vivi e partecipi, insieme ai loro coetanei, perché è solo con i coetanei che si possono attualizzare ricordi ed esperienze, pezzi di vita che riprendono vigore, corpo, sangue, colore. Ricordi che sono malinconici per chi è più giovane, ma non per chi quei ricordi li ha condivisi. Condividere dei ricordi è quanto di meglio possa toccarci, in termini di serenità interiore, e non vale solo per gli anziani. Uno di questi luoghi di socialità, a Spiano, era costituito dalla grata ombra di alberi fronzuti, accanto alla fontana, nella piazza del paese. Adesso quel luogo di socialità non c'è più, quegli alberi sono stati rasi al suolo. Memorie abbattute che abbatteranno memorie future, condivisioni che non avranno più luogo. Il deserto avanza, diceva il buon Nietzsche.