giovedì 30 aprile 2009

Rota Gas in SVENDITA

Il guazzabuglio fallimentare della Gesema riserva una nuova sgradevole sorpresa: Rota Gas è in Svendita!
“Il pessimo sistema di scatole cinesi creato da Romano & C. è in perdita e per tentare di ripianare gli sperperi del passato si è messo all’asta l’unico gioiello di famiglia, dichiara il portavoce dei Verdi sanseverinesi Raffaele Grimaldi. Il 25 maggio 2009, a soli dieci giorni dal voto che cambierà l’assetto amministrativo, Rota Gas sarà alienata dal patrimonio pubblico e data ai privati. Un servizio pubblico essenziale messo in (S)vendita a solo un milione di euro”.

La vicenda è grave in considerazione del fatto che cambia del tutto la veste giuridica della società, che da mista passa a totale capitale privato. Il bando di vendita prevede che il socio di minoranza al 49% “E.on. rete mediterranea” (a sua volta subentrato alla Co.Gas di Comacchio) possa esercitare il diritto di prelazione sulle quote vendute dalla Gesema (51%), società mista comunale che a sua volta è al 51% di proprietà del Comune e al 49% dell’agenzia ministeriale Italia Lavoro.
“Già forti erano state le nostre perplessità in passato sulla creazione della società erogatrice del servizio, continua Raffaele Grimaldi, e -per giunta- in questi giorni l’amministrazione è pure al lavoro per assorbire totalmente la Gesema e renderla “municipalizzata”. Un pateracchio! Il dato sicuro è che andrà in mano ai privati un servizio essenziale, che riguarda la qualità della vita di tutti i sanseverinesi, con notevoli ripercussioni sui costi delle bollette di pagamento del gas. L’aspetto delle spese che aumenteranno per i contribuenti è grave, e i riscontri li avremo questo inverno, quando si dovranno accendere le caldaie dei termosifoni, con molti cittadini che si ritroveranno nel dilemma se ridurre le ore di riscaldamento delle abitazioni o sottoporsi a salassi economici. Prima annotazione: questa decisione rappresenta il fallimento politico economico delle strategie di Romano. Seconda annotazione: la parte pubblica fuoriesce dalla società in tempi a dir poco affrettati. Perchè Rota Gas viene venduta (a un prezzo basso) a fine a maggio e non a metà giugno? Perchè non si aspetta l’insediamento del nuovo consiglio eletto il 6 e il 7 giugno? La perizia di stima sulla vendita di Rota Gas è stata fatta nel novembre del 2008 in base al bilancio del 2007. Senz’altro era meglio aspettare il bilancio consolidato del 2008, che avrebbe permesso di conoscere con precisione la realtà economica; in più la vendita avviene quasi al sesto mese di esercizio sociale 2009, ossia 18 mesi dopo i dati conosciuti dai periti che hanno effettuato la stima. Strano! Eppure –conclude il portavoce dei Verdi Raffaele Grimaldi- Rota Gas è l’unica società che rende degli utili al Comune e allora perché privarsene?

si porgono distinti saluti
Il Portavoce
Raffaele Grimaldi

mercoledì 29 aprile 2009

La beffa di San Vincenzo

La beffa di San Vincenzo... Romano apre in pompa magna una sede elettorale nel paese dove voleva realizzare un mostro ecologico. A 158 metri dal Parco “Santina Campana” doveva essere realizzato un impianto di biomasse per il trattamento degli scarti delle industrie conserviere, dei fanghi della depurazione e di rifiuti speciali. Era stato “pensato” tra le frazioni di San Vincenzo, Sant’Angelo, Lombardi e Curteri. Fortunatamente, la vibrante opposizione ambientalista a tale decisione ha vanificato il progetto (Protocollo Verdi 15\15\2008-17 aprile 2008). In seguito alle forti contestazioni, con nota 22 aprile 2008, prot. N. 10013, il Comune di M. S.Severino diede il proprio parere negativo alla richiesta di installazione dell’impianto. “Dimentico” di quell’idea il candidato di destra apre proprio lì la sua campagna. E’ sfrontatezza o burla? Davvero crede che le persone abbiano la memoria corta, cortissima? La posizione del portavoce dei Verdi sanseverinesi, Raffaele Grimaldi, fu sin da subito netta. Nella primavera del 2008 “Nonsoloverde” si occupò della vicenda e scrisse: “...Il primo dato che emerge da questa pericolosa scelta è l’assoluta mancanza di rispetto delle popolazioni, che avrebbero dovutoo subire l’impianto. Come sempre questa amministrazione di destra non fa partecipe i cittadini delle proprie decisioni, anche dirompenti. Troviamo assolutamente ingiusto che per accontentare il Presidente Nazionale dell’Anicav si sia scelto per realizzare il sito un ampio terreno a ridosso di grossi centri abitati e soprattutto in prossimità dell’azienda conserviera “Fontanella”. Come Verdi i-afferma Raffaele Grimaldi- riteniamo che negli attuali amministratori ci sia una palese confusione su quella che deve essere la vocazione del territorio delle frazioni che vanno da San Vincenzo a Lombardi a Sant’Angelo. Proprio in quest’area si è assistito a un mega assalto cementizio, con un fortissimo incremento della densità abitativa. Ora, accanto ai sempre contestati piani lottizzatori, l’amministrazione -invece di creare gli opportuni servizi per i cittadini residenti- ha pensato di creare un impianto di smaltimento dei rifiuti speciali. E’ puro caos programmatico! L’impianto progettato, di 30.000 metri quadrati sulle sponde del torrente Solofrana avrebbe creato tantissimi disagi ai cittadini, essendo l’opera al servizio delle industrie conserviere dell’agro, che avrebbero movimentato tonnellate e tonnellate di rifiuti industriali, con l’utilizzo di migliaia di grossi camion, congestionando ulteriormente la già drammatica situazione del traffico. Come Verdi non siamo contrari a questo tipo di impianto, ma abbiamo sempre ribadito che va fatto in aree idonee e non a ridosso delle abitazioni e in mezzo a popolose frazioni. Creare l’impianto tra le case di San Vincenzo sarebbe stato un pateracchio inaccettabile. Sin da subito -conclude Grimaldi- la nostra opposizione a questa localizzazione è stata assoluta, per garantire il benessere e la qualità della vita a migliaia di nostri concittadini sanseverinesi, che vivono in un’area già particolarmente disastrata dal punto di vista ambientale”. Una posizione netta, che fece sfumare anche con la forte contestazione dei residenti di San Vincenzo il progetto dell’ecomostro. Ma come nel caso dei fanghi tossici da portare a Costa, delle vasche di Acigliano anche per la vicenda di San Vincenzo il candidato Romano, senza aver dato alcuna risposte, si ritiene pure assolutamente immune da qualsiadi critica. Stavolta, però, tutti i cittadini devono ben ricordare cosa si prospettava per loro...

Raffaele GRIMALDI

La favoletta elettorale continua

Anche per questa tornata elettorale sono state tirate fuori le solite favolette propagandistiche. Dopo un’altra legislatura passata nello spreco e nell’abbruttimento del paese, Messer Sperpero ripropone le illusioni di sempre. Sino a giugno esploderanno e rimbomberanno le promesse. La prima storiella da raccontare per l’ennesima volta è quella del restauro del castello. Se Romano davvero fosse stato quel bravo amministratore che si picca di essere, in 15 anni di potere assoluto il maestoso maniero doveva già essere stato restituito alla fruizione dei Sanseverinesi. Ed invece... ancora la favola bella, che ieri illuse che oggi vorrebbe far illudere di nuovo. Scavi archeologici, restauri e mirabolanti posti di lavoro. Non si sa per chi, per quali “fortunati”. Questo vecchio ritornello è già stato messo nella grancassa dei mass-media. Poi avremo la Copenaghen dell’immondizia; la falsa compassione per i più deboli (che stranamente sono sempre di più); l’avvio delle aree Pip, che da più di un decennio sono sempre partite, ma mai arrivate; la città che “cresce”, ma non migliora; la falsa attenzione agli esercenti, che poi sono travolti dai centri commerciali; ed altri effetti spettacolari della parola suadente. Sono cose che -però- non entusiasmano più. Chiacchiere trite e ritrite, promesse naufragate. Ovviamente, chi si è isolato nel palazzo non percepisce più il disincanto della popolazione, che si è stufata del passato. D’altrone il lupo perde il pelo ma non il vizio!


Raffaele Grimaldi

VILLANI FOR PRESIDENT

I Verdi sostengono il candidato Presidente Angelo Villani. Per la vittoria del Presidente, che bene ha amministrato la Provincia di Salerno, basta semplicemente tracciare la croce sul simbolo dei Verdi. Il voto andrà automaticamente al candidato consigliere e al Presidente della Provincia.

E' ora di cambiare


Raffaele GRIMALDI

Un voto amministrativo per cambiare. I Sanseverinesi a giugno dovranno rinnovare il Consiglio Comunale e il Sindaco ed avranno nelle loro mani il futuro della nostra comunità. Onestamente, del lunghissimo potere di Romano si ricordano la raccolta differenziata, il caos viario ed urbanistico, gli enormi disagi sociali. E si annoverano anche la smodata cementificazione del territorio e l’incredibile sperpero di soldi pubblici per opere costose, faraoniche, inutili. Tirando le somme di questi dati, risulta un 80% di azioni amministrative fallimentari. Alla normalità del servizio di riciclo dei rifiuti fa riscontro una pesantissima insufficienza della qualità della vita di tutti i cittadini. Rispetto a 25 anni fa nulla è mutato in meglio: il capoluogo e le frazioni sono rimaste invivibili, anzi in molte cose si è peggiorato, gravando pesantemente sulle tasche dei contribuenti sanseverinesi. Il riferimento temporale è voluto: infatti è il periodo che Romano ha trascorso nel palazzo del potere municipale da consigliere, da sindaco, da factotum assoluto. Ha avuto un quarto di secolo per caratterizzare la sua presenza in amministrazione e purtroppo per noi, sia per quelli che l’hanno votato, sia per tanti di noi che non l’hanno mai scelto, i suoi risultati sono scadenti. Per non trasformare il nostro Comune in un feudo medievale è giunto il momento di cambiare. Basta con Romano, innoviamoci!

Tagli governativi per il raccordo AV - SA

l governo taglia i soldi al Sud. Al Meridione arriverà solo un miliardo e mezzo di euro invece dei previsti 8,4 miliardi: sono numeri preoccupanti quelli dei tagli operati dal Governo sui fondi Fas, fondi per le aree sottosviluppate. Il Mezzogiorno paga pesantemente per il 2009 la manovra economica di Tremonti. Erano decine le opere messe a punto dall’ultimo Cipe che dovevano essere finanziate con i fondi Fas. Tra queste anche alcune molto importanti come il primo lotto del raccordo autostradale Salerno-Avellino. Purtroppo, però, per i ministri questi fondi sono diventati una sorta di bancomat per prelevare i fondi necessari a coprire altre scelte, privilegiando il Nord. Il Governo Berlusconi -quindi- non metterà in sicurezza il raccordo Avellino-Salerno. Per accontentare i leghisti, l’opera sarà tagliata dai finanziamenti. Meglio qualche contentino al Nord che un’infrastruttura necessaria al Sud. Il miglioramento del raccordo, dopo anni di battaglie ambientaliste sembrava cosa fatta. Nel giugno del 2007, il Governo Prodi, che ben presto come meridionali rimpiangeremo, aveva approvato il progetto preliminare, proposto dall’Anas (proprio come noi Verdi avevamo sempre auspicato) e che si concretizzava grazie all’impegno della Senatrice del Sole che Ride Anna Donati, della deputata verde Grazia Francescato e per l’impegno dell’onorevole del Pd, Tino Iannuzzi. Ora i soldi saranno dirottati al Nord. La Salerno-Avellino, divenuta un inferno proprio nel tratto da Mercato San Severino a Salerno, specie allo svincolo di Fratte e anche nel senso di marcia inverso da Salerno almeno fino a Fisciano, grazie al berlusca, continuerà ad essere inadeguata. Eppure, ci sono state troppe tragedie e lutti su questo raccordo ed era giusto e doveroso intervenire, per alleggerire tutte le popolazioni della Valle dell’Irno dal carico viario e dall’inquinamento atmosferico e acustico, patiti in tutti questi anni. Ora questo non avverrà! In questo momento, tutti i cittadini che si erano illusi di ottenere dei miglioramenti con il nuovo-vecchio governo si dovranno ricredere. Berlusconi continua a fare leggi per sè e per i suoi! Da moltissimi anni i Verdi richiedono la messa in sicurezza del tracciato e del suo adeguamento alle necessità del traffico. Ci sono da tutelare i lavoratori che viaggiano verso Salerno o Solofra, i tantissimi studenti universitari in movimento verso l’ateneo, gli autisti dei tir della stagione dei pomodori, gli autotrasportatori che vanno al porto di Salerno con bisarche e container, turisti estivi, e -soprattutto- i cittadini sanseverinesi e dell’intera Valle dell’Irno, che si servono del raccordo autostradale per le loro incombenze quotidiane.

La Croce Rossa sanseverinese per l'Abruzzo

Impeccabili ed efficienti: i volontari sanseverinesi della Croce Rossa Italiana hanno dimostrato un’organizzazione meticolosa e precisa nella raccolta degli aiuti da inviare alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. E Mercato San Severino ha risposto magnificamente all’appello della CRI di partecipare alla solidarietà per i terremotati. Sia portando direttamente alla sede di via Rimembranza gli aiuti, sia offrendo viveri davanti ai negozi dove stazionavano i volontari della Croce Rossa, i Sanseverinesi hanno donato tanto: pasta, latte, medicinali, detersivi, indumenti, giochi per i bambini. Un lungo elenco di generosità per la gente d’Abruzzo, che moralmente fa bene anche a tutti noi.

Emilio Esposito è pubblicista con "Nonsolo Verde"












Ancora un giornalista pubblicista uscito dalla fucina redazionale di “Nonsolo Verde”. Dopo due anni di fattiva collaborazione, ad essere iscritto all’Ordine Nazionale stavolta è il nostro valido collaboratore Emilio Esposito, responsabile delle Politiche Sociali dei Verdi sanseverinesi e membro del Consiglio Federale Provinciale del partito del “Sole che ride”. Emilio Esposito, a distanza di un anno, si aggiunge ad altri due nostri bravi redattori: Piero Cardalesi e Giuseppe Esposito, a loro volta iscritto nell’elenco dei giornalisti nel marzo del 2008. La Direzione di “Nonsolo Verde”, l’intera redazione del mensile e tutti i Verdi sanseverinesi augurano ad Emilio neo giornalista grandi soddisfazioni professionali!

Giovani ed alcolismo

Emilio Esposito

Dati dell’O.M.S. dichiarano che 1 morto su 4 nella fascia di età 15- 29 anni sia dovuto all’alcol, per circa 63.000 morti in tutta Europa. Anche se l’Organizzazione Mondiale della sanità considera l’Italia tra i paesi con profili consumi alcolici meno rischiosi e comunque preoccupante il cambiamento dei comportamenti tra gli adolescenti. L’istituto di statistica (Istat) ha rivelato che la diffusione del consumo di alcol mostra un incremento significativo e rivelante tra i giovanissimi ed in particolare tra le donne (adolescenti) e non. Infatti il consumo di bevande ad alta gradazione alcolica, effettuato assieme ai propri coetanei, viene infatti spinto all’estremo da dinamiche di gruppo e questo un quadro molto preoccupante dovuto ala precocità nell’assunzione di alcolici e super alcolici al di fuori del controllo familiare. Negli ultimi anni si è assistito ad un mutamento nella rappresentazione sociale dell’ alcol, con l’individuazione di nuovi contesti del bere e con una assunzione prima di vino e birra per poi passare ai super alcolici per non parlare dei cocktail con sostanze psicotrope. Miscela pericolosa e micidiale e causa di tanti incidenti del sabato sera e altri fatti nefasti di cronaca. La dipendenza da alcol e dovuta non tanto alla mancanza di volontà del soggetto, ma ad una sere di fattori che possiamo raggruppare in (fisici, genetici, metabolici, neurologici, psichici), disturbi psichici di varia natura che provocano sofferenza e facilitano la ricerca dell’ alcol come conforto); sociali (pseudocultura del bere, pressione sociale, abitudini e stili di vita). Il soggetto che dipende da alcol non ha più il controllo volontario sulla sostanza. I suoi comportamenti sono dettati da meccanismi automatici che lo rendono schiavo e dipendente (dove si innesta un meccanismo ossessivo complessivo e per questo che oggi l’alcolismo viene considerato una malattia e non più un vizio. Questi dati confermano l’importanza di programmi di educazione sanitaria rivolto agli studenti per consentire una maggior consapevolezza dei rischi legati al consumo di alcolici. Promuovere stili di vita salutari e la prevenzione e di vitale importanza infatti l’abuso di alcol provoca: cirrosi epatica, malattie croniche del fegato, le malattie cardiovascolari ed alcuni tumori, oltre ai notevoli danni indiretti, come incidenti stradali o disagio sociale. Pertanto è importante che anche sul nostro territorio, che anche a Mercato San Severino siano attivati una serie di azioni atte a controllore e prevenire questa piaga sociale che sempre più in modo strisciante coinvolge i ragazzi e gli adulti della nostra comunità.

mercoledì 15 aprile 2009

Un muro medievale blocca lo scempio nel Boschetto









Un muro medievale blocca lo scempio del Boschetto. La Soprintendenza ai Beni Archeologici di Salerno ha riportato alla luce un antico muro di notevole dimensioni proprio nell’area del Parco del Boschetto, dove l’amministrazione vorrebbe realizzare una contestatissima strada. Il rinvenimento della struttura muraria, molto probabilmente un’opera di difesa militare, posta alla base del sentiero di accesso al Castello dei Principi Sanseverino, ha bloccato di fatto i lavori “ruspanti” del Comune.
“E’ una scoperta eccezionale –dichiara il portavoce dei Verdi sanseverinesi Raffaele Grimaldi- che ci fa capire come l’area che il Comune vorrebbe cementificare potrebbe invece riservare altre e importanti sorprese storiche e culturali. Come già noto a moltissimi storici, la zona del Boschetto, posta ai piedi dell’imponente castello era territorio di caccia dei Principi Sanseverino. Gli archeologi -continua Raffaele Grimaldi- ora hanno il compito di individuare con precisione l’età della struttura muraria e di definire, con ulteriori e meticolosi accertamenti in loco, l’effettiva valenza della costruzione. Secondo i resoconti degli abitanti della zona, il muro emerso nel corso dei saggi archeologici continuerebbe sin sotto le prime pendici della montagna, provvedendo a chiudere ogni accesso alle rampe dell’imponente maniero che sovrasta la nostra città.”
Inoltre secondo i Verdi tale rinvenimento culturale riapre un altro argomento alquanto delicato e passato sotto silenzio: la perimetrazione del “Parco Naturale e Archeologico del Castello dei Principi Sanseverino”, previsto dalla Legge Regionale N. 8 del 12-11-2004 della Regione Campania.
“Come Verdi –precisa Raffaele Grimaldi- vogliamo conoscere l’esatta mappatura della nuova area protetta con l'individuazione ufficiale dei fogli catastali e delle particelle interessate all'istituzione del Parco. In realtà con i lavori nel Boschetto ci troviamo davanti ad un capriccio devastante e costoso. Invece di completare i lavori del Parco Comunale del “Boschetto”, l’amministrazione si è intestardita nel voler aprire una via di penetrazione all’interno dell’area boscata della collina del Castello. Affrontando contenziosi legali e palese dissenso dell’opinione cittadina, i pubblici amministratori stanno dissipando risorse. I fantomatici lavori per la realizzazione del Parco del Boschetto dovevano concludersi il 26 maggio del 2005. Ma dopo aver speso cinquecentomila euro e con quattro anni di ritardo, il Parco non è stato ancora consegnato alla collettività. Il duo sindaco e vicesindaco si è intestardito nell’idea di realizzare un’inutile via, sfondando il bosco secolare. Questo è un accanimento che non si spiega in alcun modo con l’utilità sociale, ma devasta un polmone verde essenziale per la nostra cittadina. Questa è la cosa più inaccettabile: parlano di parco, ma creano strade! E lì, con il rischio delle macchine che passano, vorrebbero mandare i bambini i giocare. Noi Verdi –conclude Raffaele Grimaldi- speriamo che si eviti ogni ulteriore azione di sbancamento e disboscamento, per eseguire altre opere inutili e costose, come strade di penetrazione, nella pregevole e delicata area ambientale che va dal Monumento ai Caduti al Castello dei Sanseverino e che i lavori archeologici possano portare alla luce altre importantissime testimonianze storiche del glorioso passato del Regno dei Sanseverino”.